Alcuni insetti pungono allo scopo di nutrirsi (tra questi le zanzare), altri solo per difendersi (api, vespe, calabroni), il risultato è sempre fastidioso o, peggio, doloroso.
La puntura delle zanzare produce arrossamento e un leggero gonfiore della zona colpita, che incomincia a prudere immediatamente, mentre la puntura di api, vespe e calabroni è più dannosa, in quanto provoca dolore intenso, arrossamento e un rigonfiamento della pelle. Ed è molto pericolosa per chi è allergico, perchè può provocare uno shock anafilattico.
In caso di puntura d'ape (è l'unico insetto che lascia il pungiglione; vespe e calabroni, in genere lo ritirano) è necessario in primo luogo controllare che non sia rimasto nella pelle il pungiglione, che eventualmente deve essere rimosso con l'aiuto di una pinzetta. la puntura va poi disinfettata con qualche goccia di ammoniaca. Per alleviare il dolore è consigliabile applicare un cubetto di ghiaccio.
Per tutte le altre punture si può passare sulla parte una fetta di cipolla fresca, oppure una piccola quantità di succo di prezzemolo. Entrambi i rimedi calmano completamente il dolore.
Un certo sollievo si può ottenere anche strofinando la pelle gonfia e arrossata con una fogliolina di salvia. Prima dell'utilizzo deve essere lavata con cura.
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