domenica 2 ottobre 2011

Coppe di lamponi

Ingredienti per 4 persone
350 gr di lamponi
250 gr di panna da montare
2 cucchiai di zucchero al velo
100 gr di savoiardi
mezzo bicchiere di sciroppo
di lamponi
mezzo bicchiere di maraschino 
o kirsch

Montate la panna freddissima con lo zucchero al velo e mettetela in freezer mentre procedete alle successive operazioni. Disponete i savoiardi sul fondo di una o più coppe di vetro formando uno strato compatto. Mescolate il kirsch con metà dello sciroppo di lamponi e versatelo sui savoiardi per inzupparli bene. Coprite i savoiardi con un sottile strato di panna e su questa disponete i lamponi lavati velocemente e tamponati con carta assorbente da cucina, poi mettete sui frutti la panna spremuta da una tasca da pasticcere con bocchetta a stella. Versate sulla panna una sottile colata di sciroppo di lamponi, distribuendolo in maniera irregolare, in modo da ottenere una gradevole decorazione.
Servite subito o, se potete, tenete in frigo per 10-15 minuti.

Il babà è una cosa seria - Origini

La storia
attribuisce l'invenzione
del babà
al suocero di Luigi  XV
 di  Francia.
(Foto - Album Personale)
Si racconta che Stanislao Leszczynsky, re di Polonia in esilio in Lorena intorno al 1730, per ammorbidire il dolce nazionale kugelhupf, l'abbia imbevuto di rum, ribattezzandolo Alì Babà, grazie alla sua passione per le novelle delle Mille e una notte: Dalla francia il nuovo dessert sbarca alla corte di Napoli, e da li si diffonde ben presto anche tra il popolo, fino a diventare una vera e propria specialità napoletana, il babà. Molti anni fa, un cuoco esperto di Vico Equense, dopo una lunga carriera sul transatlantico, decise di tentare la produzione del popolarissimo dolce in confezioni da conservare. L'ottima riuscita del prodotto fa si che i babà napoletani in vasetto, al rhum e al liquore, riscuotano gran successo in tutto il paese, dove anche i napoletani "esuli" sono ben lieti di ritrovarli. piccoli, morbidi, inzuppati al punto giusto, si mangiano in un solo boccone.





Involtini al bacon

Ingredienti per 4 persone:
4 larghe fette di fesa di vitello
100 gr di bacon a fettine
2 uova
2 rametti di salvia
un rametto di rosmarino
uno spicchio di aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
60 gr di burro
sale, pepe


Rassodate le uova, fatele raffreddare bene, poi sgusciatele e tagliatele a spicchi. Mettete le fette di vitello su un tagliere, salatele leggermente e pepatele. Appoggiate su ogni fetta di carne qualche fettina di bacon, un paio di foglie di salvia e 2 spicchi di uovo. Fate sciogliere il burro in un tegame, unitevi il rosmarino, qualche foglia di salvia e l'aglio: quando quest'ultimo sarà rosolato, schiacciatelo leggermente con la forchetta, poi eliminatelo. Avvolgete le fette di carne su se stesse in modo da formare degli involtini, quindi legateli con refe da cucina.
Mettete gli involtini nel tegame, fateli rosolare bene, salateli, pepateli e bagnateli con il vino. Fatelo evaporare a fuoco vivo, poi abbassate la fiamma, coprite e cuocete gli involtini per circa 20 minuti unendo se occorre un pò di acqua calda. A cottura ultimata, slegate gli involtini e serviteli affettati.

Involtini al bacon

Ingredienti per 4 persone:
4 larghe fette di fesa di vitello
100 gr di bacon a fettine
2 uova
2 rametti di salvia
un rametto di rosmarino
uno spicchio di aglio
mezzo bicchiere di vino bianco
60 gr di burro
sale, pepe

Rassodate le uova, fatele raffreddare bene, poi sgusciatele e tagliatele a spicchi. Mettete le fette di vitello su un tagliere, salatele leggermente e pepatele. Appoggiate su ogni fetta di carne qualche fettina di bacon, un paio di foglie di salvia e 2 spicchi di uovo. Fate sciogliere il burro in un tegame, unitevi il rosmarino, qualche foglia di salvia e l'aglio: quando quest'ultimo sarà rosolato, schiacciatelo leggermente con la forchetta, poi eliminatelo. Avvolgete le fette di carne su se stesse in modo da formare degli involtini, quindi legateli con refe da cucina.
Mettete gli involtini nel tegame, fateli rosolare bene, salateli, pepateli e bagnateli con il vino. Fatelo evaporare a fuoco vivo, poi abbassate la fiamma, coprite e cuocete gli involtini per circa 20 minuti unendo se occorre un pò di acqua calda. A cottura ultimata, slegate gli involtini e serviteli affettati.

L'origano - Olio all'origano

Simbolo della cucina mediterranea, è invece originario delle regioni dell'Asia. Nel nostro paese cresce spontaneo, soprattutto nel Sud e nelle isole, dove emana un profumo e un aroma molto intensi, assai più accentuati che nelle piantine coltivate al Nord. Ha foglioline ovali e fiori piccoli e rosei riuniti in pannocchie. Conosciuto fin dai tempi più antichi, l'origano era però usato in cucina solo nel Sud. La sua diffusione nelle altre regioni italiane è relativamente recente, ed è dovuta soprattutto alla popolarità oggi raggiunta dalla cucina mediterranea. La piantina dell'origano si può coltivare nell'orto e anche sul balcone, ma richiede molto sole e poche annaffiature. Si raccolgono le foglioline fresche durante l'estate per l'uso immediato, ma di solito si ricorre all'origano essiccato che, fortunatamente, conserva molto bene e a lungo il suo profumo.
Non c'è pizza senza origano e non è mediterranea la cucina senza quest'aroma
I pomodori in insalata, gratinati, cotti e crudi e in salsa - il salmoriglio, la semplicissima salsa siciliana preparata emulsionando a caldo olio, succo di limone, prezzemolo e origano - le melanzane, fritte e in umido - le verdure in scapece, cioè fritte e marinate nell'aceto - il pesce, al cartoccio, al forno, e alla griglia - l'agnello alla griglia - lo stracotto alla romana.  L' origano non è consumato esclusivamente in cucina: viene utilizzato anche per estrarre un olio essenziale molto aromatico, usato sia in liquoreria, sia nell'industria alimentare e anche in farmacia.

L'origano si usa in cucina sia nelle preparazioni da cuocere sia nelle insalate cotte o crude.Ne bastano poche foglioline fresche o un pizzico, specialmente se è del tipo essiccato o meridionale. I piatti più famosi all'origano sono ovviamente la pizza e tutte le preparazioni alla pizzaiola (con pomodoro, aglio, prezzemolo e basilico). Ma quest'aroma si usa anche per profumare. 
Si conserva perfettamente e a lungo; cogliete i rametti in estate, legateli a mazzo e appendeteli all'ombra. Quando sono secchi, sbriciolateli e conservateli in vasetti di vetro chiusi. Potete acquistarlo anche già essiccato in rametti o confezionato, se quest'ultimo non fosse di buona qualità, setacciatelo con un colino per separare le foglie dalla polvere.

OLIO ALL'ORIGANO
Ingredienti
mezzo litro di olio (preferibilmente extravergine d'oliva)
qualche rametto di origano fresco o un cucchiaino di quello secco
un peperoncino piccante
uno spicchio di aglio
sale   


Infilate in una bottiglia sterilizzata i rametti freschi o versate sul fondo l'origano in polvere, un pizzico di sale grosso, l'aglio sbucciato e il peperoncino intero. Versate l'olio sopra gli ingredienti, chiudete bene e lasciate macerare, al riparo dalla luce, per almeno quindici giorni. E' preferibile usare l'olio aromatizzato senza filtrarlo. E' perfetto per aromatizzare un pesce al forno o alla griglia, ma anche per cambiare gusto alla solita bistecca. Con un pomodoro fresco diventa l'asso nella manica per una spaghettata. O, ancora, per portare in tavola il sapore della vacanza.